L'
ideazione dei trulli viene
attribuita al conte di Conversano Giangirolamo Acquaviva D'Aragona, detto il
Guercio. Egli intendeva costituire un feudo indipendente dalla corte di Napoli,
la Selva Murgese. Quando però l'editto Pranunatico de Baronibus stabilì
l'autorizzazione del re per ogni nuova costruzione, il conte di Conversano
impose ai sudditi, che aveva indotto a stabilirsi nelle campagne, l'utilizzo
della pietra a secco invece della malta. In questo modo, qualora fossero state
predisposte ispezioni, le abitazioni avrebbero potuto essere smontate e
ricostruite in poco tempo. Con questo espediente, il conte di Conversano
avrebbe evitato di dividere con il re le rendite fiscali. Forse è però solo una
leggenda, dal momento che costruzioni simili ai trulli esistono
in Cappadocia, Grecia, Dalmazia,Giudea, Egitto, Sicilia, Sardegna.
Trulli come
edifici senza tempo? Può darsi, dal momento che c'è chi li fa risalire al 1500
a.C., quando una cupola fu costruita sulla tomba micenea del Tesoro di Atreo,
scoperta nel 1874 da Heinrich Schliemann.Quella costruzione è passata alla
storia con il nome greco classico di tholoi. Ma esiste un'altra parola, questa
volta bizantina, che richiama ai trulli:
torullos.Essa si riferisce alla sala del palazzo imperiale di Costantinopoli,
che aveva la volta a cupola. In quella sala Giustiniano II fece svolgere il
Concilio del 691, detto trullano. Ci sono poi parole simili anche in latino,che
indicano una piccola torre: torullos,torulla, trulla, trullum. In ogni caso,
questa forma archetipale di architettura si sarebbe diffusa in tutto il bacino
del Mediterraneo: dagli Assiri ai Babilonesi, ai Cretesi,agli Egiziani per poi
arrivare in Puglia con gli stanziamenti dei Messapi, dei Fenici,dei Greci.
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